Attualità enogastronomica

Harald Cosenza: la rivoluzione in cucina è green

di:
Lorenza Dalla Pozza
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Unisce una profonda conoscenza dell’orticoltura a una grande passione per la tecnologia più evoluta: Harald Cosenza è un giovane ragazzo di Milano.

La Notizia

È un ragazzo straordinario e carismatico Harald Cosenza,


lo si capisce al primo sguardo: fuori dagli schemi e contro corrente, ascoltandolo non puoi che definirlo semplicemente un genio. Porta con sé un’aria simpaticamente scanzonata e irriverente, allergica alla noia e alle formalità, quella del sognatore e del pioniere coraggioso e rivoluzionario, di colui che prova a rendere il mondo un posto migliore. Ventisei anni, nato a Milano e residente a San Donato Milanese, si dedica fin da piccolo all’orticoltura grazie alla nonna. Una passione che cresce e diventa curiosità prima, cultura profonda e scelta professionale in seguito. Già a 14 anni Harald inizia ad utilizzare la coltura fuori suolo dei vegetali, tecnica che lo incuriosisce particolarmente e grazie alla quale impara presto tanti piccoli trucchi, acquisendo contemporaneamente una buona manualità e una profonda conoscenza delle coltivazioni di tutto il mondo, anche le più rare ed esclusive.

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Dopo la maturità scientifica si iscrive alla facoltà di Ingegneria Fisica al Politecnico di Milano e, per mantenersi agli studi, inizia a lavorare part-time presso Sinapsi srl, la società di system integration dello zio Mimmo Cosenza: qui si occupa di adattare la piattaforma open source OpenERP alle esigenze dell'officina meccanica del padre prima e, successivamente, alle specificità di Sinapsi. Due esperienze fondamentali, che gli consentono di comprendere la complessità di tutti i processi delle piccole e medie imprese. Durante questo periodo partecipa anche alla progettazione, alla configurazione e all’esecuzione dei test funzionali di un importante progetto di startup dedicato al couponing. In contemporanea, le lezioni di elettrotecnica al Politecnico gli permettono di scoprire un altro mondo appassionante, quello dei microcontroller: Harald acquista immediatamente un Arduino e inizia a progettare le prime mini-serre idroponiche, inizialmente con il controllo del pH e poi anche della temperatura, dell'umidità e dei nutrimenti.

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Robonica nasce all’inizio del 2014, con il contributo di quelli che Harald considera i suoi primi maestri: Massimo Massironi, Mimmo Cosenza e Giampiero Peia. A luglio dello stesso anno viene presentata la candidatura di Robonica alla Startup Initiative di IntesaSanPaolo dedicata al Food-Tech. A fine agosto Robonica viene selezionata, insieme a una ventina di altre startup, per partecipare al corso condotto da Bill Barber. “L’esperienza più bella della mia vita” – ci racconta – “ancor più della vittoria a 16 anni del Campionato Italiano Enduro nella categoria cadetti”.

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Unico italiano, tra gli 8 finalisti, a presentare la propria startup a una platea di oltre 200 investitori: Bill Barber in soli due giorni riesce a canalizzare la passione e l’energia di Harald, rinforzando il suo entusiasmo per il progetto Robonica, che diventa per lui un preciso obiettivo professionale da sviluppare negli anni a seguire.

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In poco tempo nasce Linfa, la serra idroponica domestica, che raccoglie curiosità e consensi in occasione di diverse prestigiose manifestazioni. A gennaio 2018, in occasione di Sigep, il progetto viene presentato per la prima volta agli operatori del settore Ho.Re.Ca. nello stand di Assogi, suscitando grande interesse: ha inizio così la collaborazione tra Robonica e l’unico Consorzio Nazionale di Operatori Grandi Impianti, che grazie alle proprie competenze nel settore professionale e alla presenza capillare sul territorio, porta finalmente Robonica, a ottobre 2018, a presentare al mercato Linfa-Pro, la versione evoluta professionale della serra, nel rispetto delle normative CE, distribuita in esclusiva per il settore Ho.Re.Ca. dal marchio Qucino di Assogi.

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L'Intervista

 

Harald, ci puoi descrivere meglio il progetto della serra?

“Linfa e Linfa-Pro consentono di coltivare quello che serve nella nostra cucina di casa o per la nostra attività professionale, in poco spazio e in modo naturale, semplice e totalmente automatico. Il risultato è una qualità senza compromessi e un’esperienza sensoriale unica. Possiamo coltivare microgreen, spezie, germogli, fiori, verdure e piante aromatiche…  Scegliere questo tipo di coltivazione assicura l’accesso a cibi freschi e sani, rari e non, con elevati valori nutrizionali, 365 giorni all’anno, senza OGM, pesticidi o diserbanti, additivi chimici o scarti inquinanti, riscoprendo la biodiversità grazie a una selezione ineguagliabile di oltre 50 varietà selezionate ed esclusive. Abbiamo ad esempio tante spezie e varietà di menta e odori, verdure, erbe da taglio, basilici, pomodorini, peperoncini”.

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Fotografia di Beppe Raso
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Come è nata Robonica?

Ho sempre avuto la passione per la tecnologia e l’elettronica, in generale per qualunque cosa si possa smontare, studiare e rimontare. Ho frequentato per un paio d’anni il corso di Ingegneria Fisica al Politecnico di Milano, ma ho abbandonato gli studi prima della laurea perché il modus operandi dell’università italiana mi annoiava, lo trovo eccessivamente teorico e troppo poco pratico. Da qui è nata Robonica, dall’unione delle mie più grandi passioni, tecnologia e agricoltura, e dalla mia voglia di lavorare sul campo, di mettere le mani in pasta. Il sogno è diventato realtà grazie a Massimo Massironi, Mimmo Cosenza e Giampiero Peia, che considero i miei Maestri. Oggi Robonica conta 6 dipendenti e 4 consulenti esterni”.

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Fotografia di Beppe Raso
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Quali sono i settori interessati a Linfa-Pro?

“Tutto il settore horeca: ristoranti, bar, pasticcerie, pizzerie, panifici.  Per fare un esempio, c’è una forte tendenza a innovare il mondo della pizza e della panificazione. Nelle ricette troviamo sempre più ricerca e tecniche innovative, ma anche materie prime e ingredienti che assicurano una marcia in più al prodotto finito, come germogli, basilici, peperoncini, erbe aromatiche, pomodori e piante da taglio, da proporre sia nelle guarnizioni, sia negli impasti. Linfa-Pro è anche un valido strumento educational, per le scuole di tutti i livelli e gradi. I bambini e i ragazzi possono imparare moltissimo sulla natura e sulle coltivazioni, e non solo dai libri. Linfa-Pro è già stata scelta anche da prestigiose scuole di cucina, come Cast Alimenti di Brescia e Istituto Eccelsa di Alberobello, e da chef e ristoranti rinomati, come Beppe Maffioli e il Carlo Magno di Brescia”.

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La novità è anche la possibilità di controllare Linfa tramite una APP. Come funziona?

La serra è dotata di una connessione Wi-Fi. Una specifica App per smartphone iOS e Android permette un controllo in tempo reale da remoto sullo stato delle coltivazioni, sul livello dell’acqua e dei nutrienti contenuti nei kit biodegradabili e compostabili. Le apparecchiature sono dotate di un sistema di gestione brevettato che, controllando illuminazione, dosaggio dei nutrienti, temperatura e umidità, fornisce a ogni pianta ciò di cui ha bisogno, ricreando le condizioni ambientali naturali di ogni specie: in questo modo ne vengono esaltate la forma e il sapore e salvaguardate le proprietà organolettiche originali. In ogni momento è inoltre possibile scattare una foto e quindi seguire la crescita delle coltivazioni, anche quando si è lontani”.

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Come ha influito il design sul progetto?

“Linfa è un prodotto di design iconico, ispirato alle celle esagonali degli alveari. Questo consente di offrire innumerevoli soluzioni compositive: in appoggio, su mensola, ma anche a parete. È perfetta in ogni contesto, anche come elemento decorativo d’arredo, per qualsiasi tipo di locale commerciale”.

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Quali sono le altre tue passioni?
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“Sono bilingue, parlo italiano e tedesco: questo mi ha permesso di imparare facilmente anche l’inglese e quindi di viaggiare molto. I viaggi all’estero sono la mia terza passione, dopo l’orticoltura e, ovviamente, le motociclette”.

Fotografie di Matteo Lonati

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