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Chef e mondo della gastronomia in campo contro il Coronavirus: le iniziative benefiche per la comunità

di:
Alessandra Meldolesi
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chef beneficenza coronavirus

Prime vittime del coronavirus, i cuochi si sono subito attivati per fornire il loro contributo alla comunità attraverso una miriade di iniziative benefiche.

La Notizia

Raccolte fondi, delivery benefiche, aiuti concreti. Sono tante le iniziative lanciate dalla comunità gastronomica per fronteggiare il coronavirus. Il servizio di healthy food delivery Nutribees, per esempio, si è impegnato a devolvere un euro per ogni ordine all’ospedale Sacco e offrire dietro codice IORESTOACASA uno sconto di 30 euro su 3 settimane. Ha fatto lo stesso Eataly, le cui 10 pizzerie gireranno 1 euro per pizza all’ASST Fatebenefratelli di Milano secondo il progetto Pizza buona 2 volte.



Alcuni si offrono di cucinare gratuitamente per il personale sanitario (è il caso di Cristian Benvenuto della Filanda di Macherio, che in un primo tempo ha omaggiato medici e infermieri di pasti gratis da ritirare in loco); altri mettono a disposizione le materie prime rimaste in cella (come hanno fatto in tanti a Cagliari, a favore di mense e Caritas); altri ancora, come il ristorante Capanigra di Lavagna, hanno scelto di regalare 160 pizze e bevande all’ospedale locale. Mentre Iginio Massari ha donato tre respiratori alla rianimazione degli Spedali Civili di Brescia.


iginio massari torino
Poi ci sono i fratelli Desideri, che hanno messo in commercio meal kit con ricette di chef stellati come Christian Milone, Marc Lanteri, Francesco Oberto, Simone Breda, Tommaso Arrigoni e Andrea Larossa da preparare in casa, per sconfiggere la noia della quarantena. Anche gluten free per celiaci. Il 10% del ricavato andrà all’ospedale Sacco di Milano e allo Spallanzani di Roma. La consegna, gratuita, avviene tramite corriere. Possono essere acquistati sul loro sito. Ieri mattina erano già stati raccolti 12mila euro, ma il pallottoliere ha superato ampiamente quota 20mila.Siamo tutti isolati in casa, un po’ mortificati, così abbiamo studiato un’iniziativa speciale per svagare e riunire. La start up è partita due anni fa, con chef sotto contratto che hanno tradotto in un kit piatti in menu o studiati ad hoc. Laddove ci sono prodotti freschi, sono sottoposti a crioessiccazione, come fa la Nasa per gli astronauti, o sferificazione. Ma tutti gli ingredienti sono predosati per una cena di 4 persone: basta aggiungere acqua e pentole. E scaricando un’app si può perfino accedere alla realtà aumentata”.



Tanti anche gli chef che vanno in diretta sui social network come Facebook e Instagram, dove dalle loro cucine casalinghe spiegano come realizzare le ricette più o meno semplici. Un caso su tutti lo chef numero uno al mondo, Massimo Bottura che con #kitchenquarantine si è trasformato anche in simpatico intrattenitore per tenere alto il morale tra le mura di casa, mentre attraverso la sue videoricette spiega come e cosa cucinare a casa.

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