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Lo chef che serve la pizza marinara in una bustina: la provocazione di Valerio Braschi al Ristorante 1978

di:
Sveva Valeria Castegnaro
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Copertina marinara in bustina valerio braschi

Un sacchetto trasparente, realizzato con carta di riso alimentare, racchiude in sé il gusto del più classico topping alla marinara: Valerio Braschi lancia la pizza in bustina.

La notizia

Non stupisce che Valerio Braschi, giovane cuoco vincitore di Masterchef 6, lanci l’ennesima provocazione dalla cucina del suo Ristorante 1978 a Roma. Dopo il tubo di lasagne e la carbonara liquida, infatti, ora è la volta della pizza in bustina: tutte interpretazioni personali e provocatorie di iconiche specialità dello Stivale.


Lasagna in tubetto



La pizza in bustina riproduce esattamente il sapore di quella tradizionale grazie all’utilizzo degli stessi ingredienti; ciò che, invece, è completamente stravolto è l’aspetto: un sacchetto trasparente, realizzato con carta di riso alimentare, racchiude in sé il gusto della più classica pizza marinara.

Pizza marinara in bustina



"Ho pensato di chiudere queste particolari sfoglie di riso commestibili con delle termosigillatrici: bisogna stare attenti, perché sono molto più sottili e delicate della carta di riso che si usa comunemente per fare gli involtini primavera, e vanno conservate in un ambiente asciutto. Tre ingredienti trasformati in polvere: il classico bordo tostato della pizza, cioè un impasto che prepariamo in casa e che cuociamo nel forno a legna facendolo tostare, in modo che al palato dia l'aroma bruciato tipico di questa cottura; una gustosissima crema di pomodoro con aglio, che viene essiccato e frullato, e origano fresco, che disidratiamo prima di polverizzarlo”, spiega lo chef.

Amuse bouche



Lo serviamo insieme ad altre cinque portate a chiunque si sieda a tavola: non è necessario ordinare il menu degustazione per assaporarlo, è un regalo che vogliamo fare a tutti gli ospiti come un benvenuto, un modo per farli partire bene e divertirsi. Un amuse-bouche di questo tipo permette al cliente di entrare nell'atmosfera di un ristorante come il mio, dove si sperimenta molto: è speciale, ma ha un sapore tradizionale”, continua lo chef.

Ristorante 1978



Valerio ha provato a togliere l’originale “pizza in bustina” dal menu per un paio di settimane, ma subito si è levata la voce dei clienti più affezionati, che hanno insistito per gustarla ancora. “Ci ho provato, ma poi ho deciso di reinserire il piatto tra gli antipasti, perché tutti i clienti continuavano a chiederlo. Per ora la pizza in bustina, però, può bastare: Valerio si sta concentrando sul nuovo menu che uscirà a fine marzo con tanti altri insoliti abbinamenti.


Fonte: finedininglovers.com

Foto: Crediti Ristorante 1978

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