I protagonisti dell'enogastronomia

Chi è Joe Bastianich: la vita, le passioni e i cambiamenti del più terribile tra i giudici di “Masterchef”

di:
Chiara Marando
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joe bastianich

Personaggio controverso, imprenditore, musicista e ristoratore: ecco chi è Joe Bastianich, colui che ha fatto tremare molti concorrenti di Masterchef e non teme le nuove sfide.

La Storia

Personaggio controverso, amato per quel suo modo di esprimersi schietto e talvolta crudele, ma anche per la capacità di trovare la battuta giusta accentuata da quella spiccata anima americana che fa capolino ad ogni parola: lui è Joe Bastianich, imprenditore, ristoratore, produttore di vino e volto tra i più conosciuti nel mondo dei programmi televisivi nel campo culinario.


Nato il 17 settembre 1968, trascorre la sua infanzia nel Queens non senza alcune difficolta. Perché Joe è figlio di due immigrati italiani fuggiti dall’Istria, Lidia e Felice. Nei suoi racconti si percepisce in modo distinto quanto in lui quel periodo abbia lasciato il segno, pressato da una zona sopravvissuta a secoli di violenza e nota per i marcati pregiudizi nei confronti degli italiani.

Ma Joe non si dà per vinto, nella sua famiglia l’identità culturale e i legami sono sacri e il dover alzare la voce per farsi sentire non lo spaventa affatto. Anzi, più il farsi capire e accettare diventa complesso, maggiormente la grinta e desiderio di giustizia si accendono.


I suoi studi sono di economia, un trampolino che gli permette di entrare nel mondo del trader obbligazionario tra Wall Street e New York. La cucina e il campo della ristorazione risultano ancora una meta lontana, emersa a poco a poco, rispettosa di quel primo percorso che Joe aveva scelto. Sono anni di prova, formazione, velocità. Anni durante i quali il vero filo conduttore è sempre rimasto quello di proteggere con forza le sue radici italiane, la famiglia e gli affetti.


La madre Lidia rappresenta la solidità di un legame affettivo profondo, tanto che proprio durante lo show “Cooking with Lidia" Joe appare accanto a lei. E lì lascia il segno: incarna uno dei tanti bambini di immigrati americani che hanno condiviso un'esperienza culturale simile, fatta di tradizione, ricordi e abitudini quotidiane semplici.

Nonostante il lavoro in borsa lo coinvolga, la cucina non smette di richiamarlo a sé fino a quando Joe non decide definitivamente di cambiare rotta: lascia il lavoro per entrare nell’universo gastronomico. Ed è in questo momento che sente la sua soddisfazione rafforzarsi.


Nel 1997 fonda la Cantina Bastianich a Cividale del Friuli, in quell’Italia a cui è rimasto connesso emozionalmente, costruendo una casa e un ristorante l’una di fronte all’altro. Il ristorante si chiama “Orsone”, ed è incentrato su una proposta gastronomica italo-americana curiosa e dai sapori variegati. Siamo a poca distanza da Trieste, dal confine sloveno e da Udine, in una terra che potrebbe essere considerata la visione italiana di quella penisola istriana da cui i suoi genitori erano fuggiti. Una terra dalla storia frastagliata e ruvida, che accoglie con uno sguardo dubbioso prima di aprire la braccia per farsi conoscere.


Si tratta di una pietra importante, ma Joe Bastianich non si ferma. Dall’azienda vitivinicola al palcoscenico il passo è breve, esattamente con il diventare una celebrità grazie alla presenza come giudice in Masterchef. Sul palco con i grandi chef Carlo Cracco, Bruno Barbieri e Antonino Cannavacciuolo i suoi modi diretti sono divenuti “selvaggiamente” popolari, fino a creare modi di dire entrati simpaticamente nel gergo comune. Chi non conosce la sua domanda “Vuoi che muoro?” (Vuoi che muoia’) posta a ignari e terrorizzati concorrenti?

Joe non è uno chef, ci tiene a sottolinearlo spesso, ma la sua cultura gastronomica, la capacità imprenditoriale e quell’intuito per l’affare sono le armi che mette in gioco, le caratteristiche che fanno di lui un uomo di successo.


“Il periodo a Wall Street mi ha insegnato che perseguire qualcosa esclusivamente per guadagno monetario rappresentava un biglietto di sola andata per l'infelicità – spiega - In definitiva la mia insoddisfazione nel mondo della finanza mi ha portato a ciò di cui ero veramente appassionato: cibo e vino”.

Cibo e vino sicuramente rappresentano la sua vita, ma la musica è l’espressione di libertà a cui il suo cuore tende. Musicista e affamato studioso, trova la giusta via comunicativa nella serie televisiva “Joe On the Road - Joe Bastianich Music Tour”, vissuta insieme all'amico e batterista Mike Seay, in viaggio tra le zone rurali d'Italia per scoprire nuovi e tradizionali stili musicali.

foto Angelo Trani



Ma com’è Joe Bastianich nella vita reale?

“Come mi vedete, non esiste finzione”. Una perfetta sintonia tra pubblico/privato, una personalità poliedrica difficile da ingabbiare e definire in modo rigido.

Dall'essere attivo sul set, per poi passare alla gestione di più ristoranti, Joe interpreta tutto come un processo di apprendimento che non avviene dall'oggi al domani, ma soprattutto non è possibile in solitaria.

“Senza dubbio, l’avere un team solido e affiatato è uno degli elementi che contribuisce al successo delle mie attività”.


Attività più che riuscite, soprattutto se si pensa alla continua espansione del format Eataly, di cui è partner attraverso il suo gruppo Batali & Bastianich Hospitality Group. E giusto per dare qualche numero, in totale Joe Bastianich possiede oltre 30 ristoranti in tutto il mondo tra cui Los Angeles, New York, Hong Kong e Milano. Mentre, a proposito della sua carriera di TV, ha recitato in MasterChef US, MasterChef Junior US, Restaurant Start-up, Top Gear, il già citato On the Road - Joe Tour musicale di Bastianich e, ovviamente, MasterChef Italia.

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