Alla scoperta della tenuta “La Montina”, tra le aziende che hanno fatto la storia della Franciacorta: seguiteci in un’entusiasmante esperienza di degustazione.
La storia
Sono 36 gli anni di Franciacorta che la famiglia Bozza ha dedicato a questi straordinari vini. La Montina è una cantina che si tramanda di padre in figlio, con un grande amore per la terra, il vino e una vocazione assoluta per la qualità. Vittorio, Gian Carlo, Alberto Bozza sono fortemente radicati in Franciacorta, precisamente a Monticelli Brusati, dove la loro famiglia ha origine, ed è menzionata come proprietaria di terreni fin dal 1400.
Gente che ama la terra, grande esperta di vini, e proprio dalla terra è voluta ripartire, negli anni Ottanta del secolo scorso, per realizzare un grande sogno: diventare protagonista di una realtà di assoluto valore che si stava allora affermando, quel “fenomeno Franciacorta” oggi riconosciuto tra i più innovativi del panorama enologico internazionale.
Una realtà in cui la famiglia Bozza ha creduto fermamente, fin dall’inizio, e con cui, di pari passo, è cresciuta e si è affermata, tant’è che, a pieno titolo, La Montina è annoverata fra le cantine che hanno scritto la storia della moderna Franciacorta vinicola. Oggi a guidare l’azienda, accanto ai tre fratelli fondatori, c’è la nuova generazione: Michele (Presidente), Daniele (Responsabile commerciale Italia), Anna (Responsabile accoglienza in cantina).
La Montina, un microcosmo dedicato al Franciacorta
La Montina, una fra le più rappresentative e dinamiche aziende franciacortine, conosciuta ed apprezzata a livello internazionale, ha sede a Monticelli Brusati (Bs) nel versante nordorientale della Franciacorta dove finiscono le strade carrozzabili ed inizia il bosco, in un articolato complesso immerso fra i vigneti, che si estende per 12.000 mq e racchiude l’Azienda vitivinicola, l’Enoteca con Wine Shop, la seicentesca Villa Baiana, il Museo di Arte contemporanea e il Centro Congressi.
Spettacolare la cantina scavata nella collina, che si estende per 7.450 mq. Le prime notizie su La Montina risalgono al 1620, quando proprietaria della casa padronale era una nobile famiglia bresciana facente capo a Benedetto Montini - avo di Papa Paolo VI – il cui cognome originò il toponimo Montina. Da allora questa piccola località che comprende oltre alle terre vitate la collina retrostante è denominata appunto La Montina. I 72 ettari dei vigneti aziendali sono dislocati in 7 Comuni e si sviluppano su terreni molto vari fra loro, il che garantisce ai Franciacorta de La Montina una straordinaria personalità. La produzione è di circa 420.000 bottiglie annue.
I vini sono prodotti seguendo le rigide norme del Disciplinare del Consorzio Franciacorta, le più restrittive a livello mondiale per quanto riguarda il Metodo classico. Norme rigide per ottenere dei vini di assoluta qualità. Il Metodo di produzione dei Franciacorta prevede l’impiego di vitigni nobili (solo uve bianche di Chardonnay, di Pinot Bianco e Erbamat e uve rosse di Pinot Nero) e la raccolta esclusivamente manuale delle uve in cassette della capacità di 18/20 kg. Rifermentato naturalmente in bottiglia, il Franciacorta matura lentamente e si affina sui lieviti, per un periodo non inferiore ai 18 mesi per le basi, 30 per i Millesimati e 60 mesi per le Riserve. Per ottenere la massima qualità durante la pigiatura delle uve, La Montina utilizza in cantina il torchio verticale Marmonier, uno dei rarissimi in Italia.
Una vera esperienza sensoriale
All’interno della tenuta sorge anche Villa Baiana, che diventa il centro pulsante di feste ed happenings di alto profilo, per privati ed aziende. Edificata nel 1620 dalla famiglia Montini, può ospitare eventi per un totale di 600 persone comodamente sedute. Vi è annessa una Sala Congressi di 170 posti, dotata delle più moderne attrezzature. Oltre al fascino di una struttura rinnovata nel rispetto del gusto rinascimentale, Villa Baiana offre agli ospiti un’ampia scelta di raffinati menù curati da propri chef. Dal 2017 Villa Baiana è anche Casa Comunale, e quindi ci si può sposare, sia nella suggestiva cornice en plein air del parco, che nei saloni interni.
“Nella nostra azienda, volutamente progettata anni fa da mio padre e i suoi fratelli per fare dell’accoglienza uno dei suoi capisaldi, facciamo del nostro meglio per stare al passo con i tempi - racconta Michele Bozza, Presidente de La Montina - Inseriamo costantemente accorgimenti che rendano l’esperienza a La Montina piacevole, completa e non banale. Ad esempio, il percorso di visita alla cantina è scandito da cartelli esplicativi e mappe, adatti a comprendere i passaggi fondamentali delle diverse fasi di vinificazione. Lungo il tour in cantina si alternano realtà produttiva e arte, dato che gli ambienti sono arricchiti da dipinti e sculture. La visita termina nella Galleria d’arte ricavata dall’antica bottaia, che ciclicamente ospita esposizioni di artisti italiani e stranieri.
È proprio all’interno di questi spazi che abbiamo vissuto una degustazione del tutto particolare, a cui ha preso parte un ristrettissimo numero di conoscitori e appassionati di metodo classico. Seduti ad un grande tavolo con una mise en place raffinata ed elegante, siamo stati guidati dal sommelier Nicola Bonera (miglior sommelier d'Italia 2010; docente e professionista pluripremiato; consulente e comunicatore del vino; relatore Ais abilitato per lezioni di tutti i livelli del corso) per confrontarsi sull'evoluzione dei Franciacorta e sentire opinioni e suggerimenti da parte di chi ama questa tipologia di vini. Siamo stati quindi introdotti alla scoperta dei migliori vini di questa cantina. Ecco quelli che abbiamo potuto degustare.
SATEN 2008 SBOCCATURA 2023
167 mesi sui lieviti
Tipologia: Brut
Uvaggio: 100% Chardonnay
Tiraggio: Aprile 2009
Un vino che ha sentori di miele, con un colore giallo scuro ed ha ancora persistente il profumo dell’affinamento in legno.
SATEN 2008 SBOCCATURA 2013
52 mesi sui lieviti
Tipologia: Brut
Uvaggio: 100% Chardonnay
Tiraggio: Aprile 2009
Un vino elegante, con il suo perlage appena accennato, con profumo di pesca matura e un colore giallo pieno.
RISERVA 2007 SBOCCATURA 2023
179 mesi sui lieviti
Tipologia: Pas Dosé
Uvaggio: 55% Chardonnay - 45% Pinot Nero
Tiraggio: Aprile 2008
Un vino molto linfatico, tanto vegetale. Miscela il Pinot Nero con un sentore di torrefazione. A naso un po’ stride dopo l’assaggio del Saten.
RISERVA 2007 SBOCCATURA 2014
76 mesi sui lieviti
Tipologia: Pas Dosé
Uvaggio: 55% Chardonnay - 45% Pinot Nero
Tiraggio: Aprile 2008
Il miglior vino, a nostro avviso, della degustazione. Il 2007 è stata un’ottima annata. Naso da Pinot Nero, per cui si riconosce per il bouquet fine. Dominanti sono gli eleganti sentori di piccoli frutti di bosco (ribes, lampone, mirtillo, fragolina di bosco, mora) e i 76 mesi sui lieviti gli hanno donato un caldo ricordo di biscotto. È un vino complesso, ma rimane fresco al palato. Il colore è un giallo paglierino, con bollicine persistenti.
MILLESIMATO 2006 SBOCCATURA 2023
191 mesi sui lieviti
Tipologia: Brut
Uvaggio: 70% Chardonnay - 30% Pinot Nero
Tiraggio: Aprile 2007
Quella del 2006 è stata un’annata bella, viva, disponibile. Tutto ciò si sente in questo vino, che rimane piacevolmente semplice e fresco, pur essendo un vino di 191 mesi.
MILLESIMATO 2006 SBOCCATURA 2010
42 mesi sui lieviti
Tipologia: Brut
Uvaggio: 70% Chardonnay - 30% Pinot Nero
Tiraggio: Aprile 2007
Questo vino è stato affinato per il 30% in legno. È burroso, si percepiscono i profumi della pasticceria, di crema al liquore. È un vino esperienziale.
MILLESIMATO 1997 SBOCCATURA 2023
299 mesi sui lieviti
Tipologia: Brut
Uvaggio: 70% Chardonnay - 30% Pinot Nero
Tiraggio: Aprile 1998
Il 1997 è stato un anno molto sofferente per la viticoltura. I sentori di questo vino ricordano il gas, l’odore di metallo strofinato.
MILLESIMATO 1997 SBOCCATURA 2001
42 mesi sui lieviti
Tipologia: Brut
Uvaggio: 70% Chardonnay - 30% Pinot Nero
Tiraggio: Aprile 1998
Vino di colore giallo forte e con caldi sentori di sughero.
Possiamo quindi dire che, secondo la nostra personale preferenza, gli affinamenti che più ci sono piaciuti e che rispettano il vitigno nella sua dimensione di affinamento sono sicuramente il Franciacorta Riserva del 2007 con sboccatura del 2014 e il Franciacorta Millesimato del 2006 con sboccatura del 2023.
Anche a seguito della degustazione le sorprese non sono mancate con una sontuosa cena che ha messo in risalto le capacità tecniche di tutto lo staff di cucina. Il menù ricco di prelibatezze è stato accompagnato dagli antipasti al dolce con abbinamenti di Franciacorta. Con l’antipasto a buffet con isole di degustazione abbiamo assaggiato in abbinamento un Franciacorta Millesimato Brut 2018 - La Montina. Al primo, pasta cacio e pepe con gamberi rossi, era abbinato un Franciacorta Rosè Extra Brut - La Montina. Con il secondo piatto, un trancio di rombo al tartufo con zucca al forno, abbiamo assaggiato il Franciacorta Quor 2016 Nature - La Montina. Dulcis in fundo, siamo stati deliziati da una Crostata frangipane con crema alla frutta accompagnata con Franciacorta Rosè Demi Sec - La Montina.
Il lato Artistico e Culturale
La Montina è anche sinonimo di raffinata cultura e sincera passione per l’arte. Nel 1998 Giancarlo Bozza, alcuni appassionati d’arte e Lyda Bianchi, sorella dell’artista milanese, fondarono l’Associazione Remo Bianco, acquisendo le opere dell’artista, importante e geniale precursore delle principali correnti del Novecento italiano. Apprezzato da Fontana, che presenzierà alla sua opera 3D nel 1953, Remo Bianco (Dergano 1922 - Milano 1988) è stato fra i precursori del Noveau Realisme. A New York conosce Pollock, creatore dell’Action Painting, e poi Burri, importante esponente italiano della corrente Informale. Tra le sue opere più rappresentative, i Tableaux Dorès, alcuni dei quali possono essere ammirati proprio nei saloni di Villa Baiana e de La Montina, sede permanente delle opere di Remo Bianco.
Sulle pareti degli ambienti della tenuta si trovano all’incirca 90 opere, esempi di arte nucleare, spaziale, tridimensionale, insieme alle impronte ed ai collage. Una vasta selezione di capolavori che ben narra la storia di questo eclettico artista milanese. A questa esposizione permanente si affianca una scenografica Galleria d’arte contemporanea, posizionata all’entrata della cantina, che ospita importanti mostre ed esposizioni temporanee e fa da preludio, nel segno dell’arte, alla visita della cantina. Con il logo La Montina per la cultura, l’azienda è particolarmente impegnata in iniziative artistiche e culturali, promuove incontri e convegni, stampa pubblicazioni, confermandosi una realtà tesa a sperimentare concretamente quell’intenso connubio tra vino, arte, cultura e buon vivere ormai divenuto uno degli elementi caratterizzanti di un territorio così unico, qual è la Franciacorta.
Una cantina da visitare, quella delle Tenute La Montina, per scoprire quanta passione, lavoro, storia c’è dietro al perlage finissimo e persistente, alla piacevole sapidità e freschezza dei suoi Franciacorta, caratterizzati ciascuno da etichette di colore diverso. Antesignana dell’enoturismo, da oltre 30 anni ha aperto le porte ai visitatori, che accoglie con experience a tutto tondo.
È stata una vera esperienza immersiva, non solo un tour, bensì un percorso guidato e raccontato passo passo; non solo un assaggio di vino, bensì la descrizione della sua storia e delle scelte fatte da una famiglia, con visione e radici salde nel territorio del Franciacorta, che ci ha emozionati e ci ha lasciato un ricordo indelebile.
Contatti
La Montina
Via Baiana 17- Monticelli Brusati (BS)
Tel. 030-653278 - info@lamontina.it – www.lamontina.com
