Il Consorzio del Morellino di Scansano promuove il territorio della denominazione come destinazione enoturistica di qualità per valorizzare un vino che è sempre più amato negli Stati Uniti.
Il Morellino di Scansano DOCG vive una fase di crescita e negli ultimi anni sta aumentando la sua popolarità all’estero, soprattutto in paesi come gli Stati Uniti, ma anche all’interno dei confini nazionali. Grazie a partnership mirate finalizzate al coinvolgimento dei turisti, il territorio della denominazione si sta ritagliando sempre più il ruolo di protagonista come destinazione enoturistica di qualità. Sicuramente il fatto che la Maremma sia il luogo in cui il Morellino di Scansano affonda le sue radici è d’aiuto, vista la ricchezza enogastronomica che la Toscana offre.
Il portale - visitimorellino.com - che permette facilmente di scoprire l’offerta enoturistica della zona, attraverso il quale si possono prenotare wine experience, wine tour e degustazioni all’interno delle cantine aderenti al Consorzio. Alessio Durazzi, Direttore del Consorzio, spiega: “Ci siamo fatti promotori del progetto e stiamo facendo da collante per aggregare altre realtà. Crediamo molto nelle collaborazioni, motivo per il quale abbiamo stretto partnership di alto livello sia all’interno del territorio che extraterritoriali. Ad esempio con le Terme di Saturnia, il Parco della Maremma, il 4° Stormo dell'Aeronautica Militare di Grosseto, Enel X e Acea Innovation”.
Un investimento importante che non si limita all’espansione all’interno del Belpaese, ma che ci porta anche oltreoceano negli States. “Gli Stati Uniti sono sicuramente un mercato a cui puntiamo perchè il Morellino di Scansano si avvicina molto ai gusti del consumatore nord americano. Seppur essendo un vino con un grado alcolico elevato, non è così marcato come ce lo si potrebbe aspettare, e in paesi dove questo elemento può essere un ostacolo, in questo caso, non viene percepito come tale. Il Morellino ha una facilità di beva, una freschezza, e un tannino che mai è troppo duro e che non ha bisogno di lunghi affinamenti in legno per essere smussato. Queste sono tutte caratteristiche che ci fanno presagire un futuro roseo per il nostro vino” racconta Alessio Durazzi. Anche in Italia le strategie sono chiare e il posizionamento del Morellino di Scansano sul mercato si è consolidato. La vendita non avviene più principalmente attraverso la GDO, ma anche al mondo Horeca che è in forte ascesa. “La GDO ci ha sostenuto durante la pandemia e ne abbiamo compreso appieno il valore, ma oggi stiamo puntando anche al canale Horeca dove le aziende del Consorzio possono ambire ad un posizionamento alto e a trovare nuove fasce di consumatori” spiega il Direttore del Consorzio.
I presupposti sono dei migliori per un Consorzio che ha da poco spento trenta candeline - la fondazione risale al 1992 -, nato grazie alla decisione dei produttori storici che avevano costituito insieme la denominazione nel 1978. Oggi il Consorzio del Morellino di Scansano è cresciuto esponenzialmente e conta oltre 220 aziende associate. “Rappresentiamo 1.500 ettari vitati, di cui il 35% a conduzione biologica certificata, nella parte più meridionale della Toscana, nel cuore della Maremma. L'area del Morellino si colloca tra la costa del Mar Tirreno e sale all'interno fino alle pendici del Monte Amiata. Nel raggio di pochi chilometri si riscontrano differenze pedoclimatiche che donano al vino delle caratteristiche differenti”, racconta Alessio Durazzi.
“Se devo descrivere il Morellino con una battuta, io dico sempre che è l'espressione del Sangiovese della costa toscana che si affaccia sul mare. Questo significa che quelle caratteristiche di freschezza, di bevibilità e di tannino morbido sono molto influenzate dalle brezze marine e dalle escursioni termiche tra il giorno e la notte. Ne consegue che le uve che nascono in prossimità del vulcano del Monte Amiata hanno delle note minerali, quelle più vicino al mare hanno maggiore sapidità”.
Morellino di Scansano è anche green, perché l’area di produzione, dal 2019, è divenuta una delle prime "DOCG EV FRIENDLY" in Italia. Sono ad oggi undici le aziende vinicole del territorio, ma il numero è destinato a salire, che si sono dotate di stazioni di ricarica per veicoli elettrici sviluppando in questo modo una rete di spostamenti che riduce l’impatto ambientale dei mezzi e rende l’area del Morellino una meta privilegiata per un turismo ecologico. Si tratta di un progetto in divenire, che nel tempo coinvolgerà anche altre strutture ricettive come ristoranti e agriturismi e che nasce dal desiderio di salvaguardare il territorio con una particolare attenzione allo sviluppo sociale, ambientale ed economico.
