Vini, Birre e Drink Week End Wine

Roccolo 2018 di Serafini & Vidotto, un grande Pinot Nero in purezza

di:
Marco Colognese
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copertina serafini e vidotto

Roccolo 2018, il Pinot Nero di Serafini & Vidotto

L’area è quella della Marca Gioiosa et Amorosa, la zona nello specifico è quella della DOC “Montello-Colli Asolani” a nord ovest di Treviso, due estese fasce pedecollinari unite tra la pianura e i colli del Mercato Vecchio di Montebelluna e Caerano San Marco, tra il Piave a nord e il Canale del Bosco alla base del Montello, le già maestose Prealpi venete sullo sfondo.


Da qui arrivava il legname usato per costruire le fondamenta degli edifici veneziani ed è proprio qui a Nervesa della Battaglia, in un contesto paesaggistico bellissimo e ancora non così noto come dovrebbe, che Francesco Serafini e Antonello Vidotto, personalità complementari accomunate da un amore viscerale per il mondo di vino e vigneti, mettono insieme le loro forze e creano un sodalizio importante.


Era il 1985 e l’anno successivo è quello della prima vendemmia: sono passati ormai quasi quarant’anni e il passaggio generazionale è già garantito da Matteo Serafini, giovane enologo formato tra Conegliano e San Michele all’Adige e con diverse esperienze all’estero.


Se Francesco ha una prassi il meno possibile interventista per il lavoro in cantina, Antonello è colui che si occupa dei vigneti, dove il lavoro è manuale e le scelte agronomiche rispettano i tempi della natura; le pratiche sono a basso impatto e siepi e boschi diffusi favoriscono l’impollinazione. In campo vengono usati compost autoprodotto, letame maturo o concimi certificati biologici, non ci sono diserbi e la varietà di terreni prevede strategie mirate area per area. Anche la vendemmia è manuale e così cernita e selezione degli acini.


L’uso della solforosa è stato abbassato sotto il 50% dei limiti legali e a testimonianza del forte impegno nei confronti di pratiche sostenibili Serafini & Vidotto ha già raggiunto il livello di impatto ambientale che l’Europa ha fissato come obiettivo per il 2030.



I vini


Se la produzione si concentra su uve Cabernet, Incrocio Manzoni, la rara Recantina e Glera, ci ha colpito il Pinot Nero Roccolo 2018, quello a detta dell’azienda rappresenta una svolta. Racconta Francesco Serafini: “Abbiamo sempre tenuto sin dal 1991 (prima annata imbottigliata), un percorso parallelo per quello che è sempre stato il nostro ‘sogno più caro’, il Pinot Nero.


Con tenacia, attenzione e rispetto abbiamo lavorato e atteso il momento in cui (al di là di tutti i nostri tentativi) la natura di quella vigna si concedesse a noi con i suoi aspetti più maturi. I segnali delle ultime annate, sommati alla possibilità di questi anni di poter lavorare con una certa serenità, ci hanno permesso di produrre, secondo il nostro sapere, qualcosa che ripaga dell’impegno e del tempo profusi. Pensiamo che il Pinot Nero Roccolo 2018 sia un punto da cui partire per iniziare una nuova sfida”.


Di sicuro un vino di grande finezza e con un bel carattere, da uve in purezza, il Pinot Nero viene affinato dai 14 ai 18 mesi in legno (in parte nuovo e in parte di secondo passaggio) in funzione delle annate. Al naso colpiscono la ciliegia i frutti rossi di bosco, note di spezie e toni balsamici. In bocca è fresco, scorrevole, elegante con un’acidità che prelude a un futuro di affascinante complessità. L’attesa sarà ripagata.


Indirizzo


Serafini & Vidotto

Via Luigi Carrer, 8, 31040 Nervesa della battaglia TV

Tel: 0422 773281

Sito web

Wine Reporter

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