Weekend Wine

Lo straordinario Chianti Classico affinato in una fortezza longobarda: La Corte Gran Selezione del Castello di Querceto

di:
Marco Colognese
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Copertina Castello di Querceto

La Corte, Gran Selezione di Chianti Classico del Castello di Querceto

L'azienda


Si respira storia ovunque, in questo elegante angolo di Toscana. Così com’è l’eleganza a dare un carattere di grande fascino a questa azienda e ai suoi vini, a partire dal castello di origine longobarda, avamposto di vedetta sulla via Cassia Imperiale, con il suo lungo corpo a forma di elle, il torrione con la merlatura guelfa e le sue magnifiche cantine di affinamento.


Alessandro François, la cui famiglia arriva dalla Francia nel XVIII secolo, prende le redini del Castello di Querceto - trasformato da residenza di campagna in azienda agricola dal nonno Carlo François (tra i soci fondatori del Consorzio Chianti Classico nel 1924) - poco meno di quarant’anni fa, lasciando una professione da ingegnere industriale a Milano, in quello che lui stesso definisce un “momento di follia”.


Follia che però non gli ha impedito di trasformare questo luogo in una realtà importante, nata ancora nel XIX secolo: “Siamo arrivati qui nel 1897: mio nonno piantò la prima vite nel 1899, una vigna di Sangiovese in purezza che ha prodotto per settant’anni ed è stata ripiantata quasi cinquantacinque anni fa utilizzando gli stessi cloni della vecchia. Nella nostra collezione storica abbiamo ancora sei bottiglie di centodiciassette anni, datate quindi 1904.


La vigna si trova dall’altra parte della valle, lì c’è un terreno che produce un vino molto duro da giovane e che evolve con estrema lentezza. Così, quando abbiamo festeggiato il centenario dell’azienda ventiquattro anni fa, abbiamo organizzato una verticale partendo proprio dalla prima annata di produzione che allora aveva novantatrè anni: il vino era ancora perfetto e su sedici vendemmie che coprivano ottant’anni di storia, dal 1904 all’85, tredici bottiglie erano integre e solo tre zoppicavano un po’”.


Un racconto che si perde lontano nel tempo, quello del Castello di Querceto, che Alessandro François ha portato dagli originari cinque ettari di vigna agli attuali sessantacinque su una superficie complessiva di centonovanta, con una decina coltivati a uliveto e i restanti occupati da boschi di quercia e castagno utilizzati per la maggior parte come riserva di caccia; la produzione è di circa mezzo milione di bottiglie che si vendono in una cinquantina di paesi in tutto il mondo. I vigneti si sviluppano sui due versanti della valle di Dudda dal passo del Sugame, verso Lucolena e il Monte San Michele, con un’altezza compresa fra i 400 e i 530 metri sul livello del mare. Se spicca naturalmente il Sangiovese, vengono coltivate diverse altre varietà tra le quali Canaiolo e Colorino.


Ci sono anche Cabernet Sauvignon, Syrah, Petit Verdot e Merlot e per le uve a bacca bianca la Malvasia del Chianti, il Trebbiano Toscano, il San Colombano e lo Chardonnay. I terreni fanno parte di una piccola area sul lembo settentrionale dei monti del Chianti caratterizzata da scisti policromi, ricchi di manganese, ferro e metalli alcalino-terrosi che risalgono al periodo cretaceo-eocenico. L’attività in vigna è mirata all’ottenimento della massima qualità, con potature molto corte e diradamento dei grappoli; si utilizzano fertilizzanti organici solo quando è necessario. La vendemmia è completamente manuale e si svolge normalmente tra fine settembre e fine ottobre.

Castello di Querceto-Chianti Classico Gran Selezione Il Picchio

Il vino


Ciò che emerge dall’assaggio dei vini di questo produttore è un rigore interpretativo che si traduce nella rappresentazione più autentica dello spirito profondo della sua terra. Particolarmente emblematica a questo proposito una delle due Gran Selezione di Chianti Classico come La Corte, originata proprio da quel vigneto, poi reimpiantato con gli stessi cloni, che diede vita alla prima etichetta. Cru storico nato come IGT nel 1978, arriva da Sangiovese in purezza, proveniente da un vigneto di meno di quattro ettari su terreno prevalentemente sabbioso ed esposto a ovest/sud-ovest con altitudini che vanno dai 440 ai 470 metri.

Castello di Querceto-Chianti Classico Gran Selezione La Corte


Fermentato e macerato in acciaio inox a temperatura controllata per circa due settimane, matura in barriques e tonneaux di Tronçais ed Allier per un anno prima di affinare ulteriormente in bottiglia per sei mesi. Nel 2018 ne sono state prodotte 13.000 bottiglie. Se le impressioni al naso e al primo sorso portano subito a pensare questo vino nella sua bellezza compiuta tra qualche anno, è già interessante la sua struttura; note eleganti di frutti di bosco, toni di rosa, ciliegie e spezie che si ritrovano tra olfatto e palato dove un’acidità spiccata prelude appunto a un futuro notevole. Il bello dell’attesa.

Indirizzo


Castello di Querceto

Via Alessandro François, 2, 50022 Greve in Chianti FI

Tel: 05585921

Sito Web

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