Mondo Vino

Il miglior vigneto del mondo non è in Francia e neanche in Italia: è dell'azienda Zuccardi Valle de Uco in Argentina

di:
Luca Sessa
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Familia Zuccardi L R Seba Julia Jose Albero and Miguel

La Notizia

Gestire un’azienda vinicola esplorando e valorizzando il terroir per riuscire ad imbottigliarne l’essenza, riuscendo a proporre vini tra i migliori al mondo, sovente degustati nel corso di una cena di famiglia osservando il sole che lentamente sparisce dietro la neve residua sulle cime delle Ande. E fare tutto questo talmente bene da conseguire per due anni consecutivi il riconoscimento per il miglior vigneto al mondo. È quanto riesce a fare, giorno dopo giorno, la famiglia Zuccardi con il suo Zuccardi Valle de Uco.


Lo scenario che ospita questa storia è quello della Valle de Uco di Mendoza, in Argentina: a oltre 1.000 metri sul livello del mare a Paraje Altamira, c’è la cantina con la sua meravigliosa vista sulla catena montuosa, una sorta di fotografia che ritrae nuove, neve, sole e cime. Qui si può godere di questa incredibile realtà grazie al ristorante Piedra Infinita Cocina, o magari visitando la sala di degustazione o passeggiando tra i vigneti del Malbec. Le Ande hanno un peso fondamentale, contribuendo a creare una magia unica: “La catena montuosa conferisce alla Valle dell'Uco la sua identità, determinandone il clima, garantendo acqua pura proveniente dallo scioglimento del ghiaccio andino e creando un terreno alluvionale complesso e diversificato in questo deserto elevato” afferma Sebastián Zuccardi.

In questa territorio, conosciuto per le sue grandi rocce di quarzo ricoperte di calcare, che Sebastián e il suo tema hanno dato vita al Zuccardi Finca Piedra Infinita 2016, ma anche l’Emma Zuccardi Bonarda e il José Zuccardi Malbec, tributi in bottiglia rispettivamente ai nonni e al padre. Ad occuparsi delle degustazioni, dell’accoglienza e delle visite guidate c’è invece Julia Zuccardi: “La mia più grande sfida è che i visitatori portino a casa un pezzettino dell'identità di Zuccardi, delle montagne e dello spirito della famiglia, nonché quello di Seba e dei suoi vini. L'esperienza deve lasciare il segno su di loro e far venire voglia di tornare qui dai nostri vini”.


L'architettura della cantina si integra alla perfezione con un paesaggio che sembra rigido in autunno, ma che poi può scoppiare di vita e di salute solo pochi mesi dopo l'inizio dell'estate. Progettato appositamente per fondersi con il paesaggio montuoso, la cantina è stata costruita utilizzando rocce scavate per far posto ai vigneti e ha ottenuto premi per il suo design. Il vino quindi quale elemento principale, ma anche l’olio gioca un ruolo importante nella quotidianità della famiglia Zuccardi: il fratello più giovane, Miguel, produce 10 differenti oli extravergine e base di varietà come Coratina, Picual e Arauco e le bottiglie del suo Zuelo sono utilizzate per ogni piatto.

Tanta qualità non sarebbe però stata sufficiente per costruire il successo della cantina senza il decisivo talento imprenditoriale di nonno Alberto Zuccardi (noto come Tito), che ha fondato la “bodega” nel 1963; e poi anche la visione e la capacità di vinificare di suo figlio José Alberto, che negli anni ’80 e ’90 ha portato il nome di famiglia sulla carta dei vini di tutto il mondo. Una azienda tra le più rinomate d’Argentina gestita come un’impresa familiare dalla seconda e terza generazione che lavora costantemente per continuare ad evolvere. “Ognuno di noi ha trovato la propria passione in aree diverse, quindi mentre lavoriamo insieme, abbiamo molta autonomia. Il privilegio è che tutti spingiamo nella stessa direzione e il segreto è la comunicazione e il supporto reciproco. Nostro padre ha sempre saputo dare a ciascuno il proprio spazio: tutto è accaduto in modo molto naturale, quindi lavorare con la mia famiglia non è un peso ma un privilegio” confessa Julia.


Fonte: finedininglovers

Wine Reporter

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