Mondo Vino

10 fantastiche bottiglie di vino bianco italiano a meno di 25 dollari

di:
Luca Sessa
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vini nyt

I Vini

La terra del Barolo e del Chianti, ma non solo. L’immaginario collettivo (all’estero) sovente accosta al comparto vinicolo italiano soprattutto le etichette dei grandi e prestigiosi vini rossi, ma a dispetto di quanto si possa pensare, la parte più cospicua della produzione annuale (dati 2018) è rappresentata dai bianchi con il 57%, un fenomeno verificatosi per la prima volta nel 2011 e che da quel momento ha fatto registrare un costante aumento.


Con il Pinot grigio ed il Prosecco a recitare il ruolo da protagonisti in termini di volumi prodotti, ci sono altri bianchi che grazie alle caratteristiche del terroir acquisiscono qualità estremamente interessanti e che rappresentano al meglio le particolarità di zone quali la Sicilia, l’Alto Adige ed il Friuli-Venezia Giulia, portando con sé inoltre un vantaggioso rapporto qualità-prezzo che li rende davvero appetibili, in special modo nella stagione estiva.

Il mercato americano sta scoprendo ed apprezzando sempre di più tali etichette, e la soglia dei 25 dollari è divenuta un vero e proprio riferimento per quel che concerne gli acquisti alla portata di tutte le tasche: ecco quindi 10 vini da provare almeno una volta secondo il New York Times, in rappresentanza di regioni e territori di gran parte del nostro paese, come l’Abruzzo, la Sicilia, la Calabria, le Marche, il Piemonte, l’Umbria e l’Alto Adige.



Antica Tenuta Pietramore Abruzzo Pecorino Superiore 2016 $ 17,99

Un vino delizioso vino biodinamico: ricco, strutturato, con una buona acidità, arricchito da un paio di anni in più di invecchiamento, che hanno contribuito a renderlo più morbido.



COS Terre Siciliane Ramí 2018 $ 24,99

Un bianco dal colore intenso, che abbraccia le sfumature del giallo. Le uve, metà inzolia e metà grecanico, vengono messe a macerare per 7-10 giorni sulle bucce, un vino vivace e fresco, con una piacevole sapidità.



Collestefano Verdicchio di Matelica 2018 $ 17,99

Il Verdicchio della zona di Matelica nelle Marche è energico, ricco di aromi di fiori e mandorle, con una struttura portante che poggia sulla sapidità.



Benvenuto Calabria Zibibbo 2018 $ 24,99

Vino associato alla Sicilia ed in particolare all’isola di Pantelleria, questa volta lo Zibibbo è invece prodotto biologicamente in Calabria, e porta con sé fragranza e una piacevole beva.



Feudo Montoni Sicily Grillo Timpa 2018 $ 18,99

Altro uvaggio tipico della Sicilia, il Grillo (coltivato biologicamente) su un ripido pendio di Agrigento assume caratteristiche terrose che richiamano il sapore delle nocciole e dei fiori, in modo molto armonico.



Raína Umbria Grechetto 2018 $ 19,50

Un vino biologico prodotto da Francesco Mariani di Raína e non filtrato, che riesce a sorprendere ricordando vini ossidati. Piuttosto fresco e deciso, ma anche asciutto e speziato, è completato da un leggero tannino grazie ad un breve periodo di contatto con le bucce.



Benanti Etna Bianco 2018 $ 24,99

Vitigno autoctono siciliano, scoperto grazie all’ascesa degli uvaggi della regione dell’Etna, si distingue per la salinità ed è capace di invecchiare per anni continuando ad evolvere e sorprendere.



Tiberio Trebbiano d'Abbruzo 2018 $ 19,99

I fratelli Christiana e Antonio Tiberio gestiscono questa eccellente tenuta e sono ottimi portavoce del Trebbiano: il loro vino è secco, molto strutturato e aromatico, con piacevole note saline e sapori floreali.



La Mesma Gavi del Comune di Gavi Indi 2018 $ 24,99

Le tre sorelle che gestiscono La Mesma utilizzano uva biologico per produrre un vino fragrante, ricco, strutturato, il cui sapore richiama il limone e possiede equilibrio e vivace acidità.



Abbazia di Novacella Alto Adige - Valle Isarco Kerner 2018 $ 19,99

L'Abbazia di Novacella è un monastero agostiniano la cui attività di vinificazione risale al XII secolo. Tutta questa esperienza ha dato i suoi frutti, poiché i vini Novacella sono affidabili, ed in particolare il vitigno Kerner, si distingue per la nota equilibrata, rinfrescante e che richiama gli agrumi.

Fonte @newyorktimes

Wine Reporter

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