Ricetta di Ciccio Sultano: il Timballo del Gattopardo
Un piatto borbonico, ai tempi del Regno delle Due Sicilie. È il timballo dei Gattopardi, di cui parla il libro di Tomasi di Lampedusa. Alla pasta brisè, si aggiungono, strato dopo strato, fette di melanzana fritte, prosciutto cotto di Capitelli, formaggio ragusano fresco, maccheroni fatti in casa conditi con il sugo delle feste a base di carne di Giuseppe Grassi, maiale di Agostino Ninone Sebastiano, pollo Aia Gaia.
Il tutto amalgamato con della balsamella profumata alla vaniglia bourbon, molto più leggera e piacevole dell’originaria crema pasticcera.
Ingredienti per 6 persone
Per il sugo della festa domenicale
400 g di pasta brisè400 g di anelletti grandi o maccheroni artigianali
2 uova sode
4 fegatini di pollo o 100 g di foie gras
400 g di melanzana lunga nera
150 g di piselli sgranati
20 g di tartufo nero
Ragusano DOP
Per 6 timballi
4 puntine di maiale4 cubetti di pancetta con cotica 70 g ciascuno
2 ali di pollo
200 g di salsiccia
Semi di finocchio
3 foglie di alloro, 1 rametto di rosmarino
10 foglie di basilico
100 g di cipolla
1 gambo di sedano
4 spicchi di aglio
200 g di triplo concentrato
1 lt di passata di pomodoro
500-1000 ml di acqua naturale
80 ml di olio evo
1 bicchiere di vino bianco
Per le polpette di carne
300 g di macinato di manzo medio-magro1 spicchio di aglio
30 g di prezzemolo tritato
50 g di formaggio
150 g di pangrattato
1 uovo
Sale e pepe nero mulinello q.b.
Per la pasta brisè
250 g di farina “oo”15 g di lievito
60 g di burro
60 g di latte
1 tuorlo d’uovo
8-10 gr di sale
30 gr di zucchero
Procedimento
Per le polpette
Impastare il tutto, fare delle polpette da 20-30 gr circa e friggerle in padella con poco olio evo siciliano, metterle calde in una pirofila.Sono ottime anche come aperitivo.