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Nel paese più piccolo della Sardegna c’è un'Accademia internazionale di cucina: ecco le novità di COI

di:
La Redazione
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1 Foto di Alessandro Congiu 2

Dopo dieci anni un nuovo percorso di respiro internazionale che punta a rafforzare gli accordi sottoscritti in Europa, America e Asia tra alta formazione per chef e promozione dei prodotti e delle aziende sarde

La Notizia

A dieci anni dalla sua fondazione, nel 2010 a Siddi in quella che fu la prima sede nella struttura dell’ex Pastificio Puddu (da lì il nome) di proprietà del Comune, si volta pagina per proseguire le attività di alta formazione e cucina sempre in Marmilla, ma nella sede di Baradili, il comune più piccolo della Sardegna con i suoi 78 residenti, che dal 2015 ospita l’Accademia. Una strada costellata da grandi soddisfazioni, quella intrapresa dai vertici aziendali, che nel decennio appena trascorso ha visto crescere tantissimi chef di alto livello ora in giro per il mondo a fare da ambasciatori dei sapori e delle tradizioni culinarie sarde, l’apertura di due pizzerie “Sa Scolla”, a Baradili e Cagliari annoverate nelle guide enogastronomiche tra le più apprezzate a livello nazionale, l’organizzazione di eventi per la promozione territoriale e recentemente gli accordi con l’università Coreana di Seoul e la Camera di Commercio Italiana nelle Filippine.


“All’inizio del 2015, poco prima della nostra partecipazione all’Expo di Milano - racconta Gianfranco Massa, presidente di “COI Accademia Enogastronomica - ci trasferimmo a Baradili perché ci rendemmo conto della necessità di dover contare su una struttura più ampia e adeguata alle sopraggiunte esigenze di crescita aziendale. Da allora, progressivamente, il legame con “Casa Puddu” si è fatto sempre più flebile, fino a scomparire del tutto negli ultimi anni. Per questo e per rispetto della comunità che ci ospita attualmente, abbiamo deciso di togliere dal nostro nome e dal nostro logo il riferimento a “Casa Puddu”. Una scelta sofferta, ma ben ragionata e  ponderata, che facciamo doverosamente senza rimpianti.


Abbiamo scelto COI, dalla lingua sarda “cuoci”, proprio per ribadire che la nostra cultura di appartenenza è alla base del progetto dell’Accademia così come lo è sempre stato in tutti questi anni e con la scelta del nuovo nome intendiamo sviluppare maggiormente la vocazione internazionale che abbiamo acquisito in Europa, nelle Americhe e in Asia per continuare a valorizzazione l’enorme patrimonio enogastronomico che la Sardegna possiede”.


Concetto ribadito dall’amministratore delegato dell’Accademia: “Gli accordi stipulati con la Corea del sud e la Camera di Commercio Italiana nelle Filippine per la formazione e la promozione delle aziende e dei prodotti di eccellenza che rappresentano la Sardegna – spiega Giancarlo Dessì - ci spingono a consolidare e implementare la nostra presenza in questi Paesi con nuovi progetti e nuove attività di internazionalizzazione che apriremo anche alla collaborazione di nuovi partners commerciali”. 

Foto di Alessandro Congiu

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