Villa Necchi alla Portalupa è una raffinata residenza la cui struttura originaria risale alla fine dell’800. Fu rilevata da Vittorio Necchi negli anni ’30 del ‘900 dalla Fondazione San Matteo di Pavia e destinata a riserva di caccia. Oltre alla villa principale, comprendeva una vasta zona agricola con cascine, boschi e abitazioni per il personale di servizio, una chiesa e una scuola. Racchiusa e immersa nel cuore del Parco del Ticino, all’interno della tenuta che porta il suo nome, si trova in una piccola frazione di Gambolò, a poca distanza da Pavia. Distribuita tra Villa Padronale, Borgo e Club House è un resort dotato di 21 splendide camere e suites.
È una struttura elegante, avvolta dal prezioso silenzio della natura, dotata di SPA e di tre sale che si possono riservare per eventi privati. Le due più piccole possono ospitare fino a 30 persone: la sala Camino è impreziosita da un camino in marmo di Carrara che risale al ‘600, mentre la sala Azzurra, rialzata, gode dalle grandi finestre di una meravigliosa vista del parco. La sala Bamboo può contenere invece fino a 120 ospiti, anch’essa è affacciata sul parco e si presenta ricca di eleganti lampadari in vetro di Murano.
Il raffinato ristorante, 25 coperti distribuiti in un ampio spazio luminoso, è accogliente e arredato con estrema cura. Dai grandi tavoli al caldo pavimento a listoni di legno fino ai quadri d’epoca alle pareti, ogni dettaglio contribuisce a donare confort ed eleganza e a mettere a proprio agio l’ospite in un’atmosfera di rilassata tranquillità.
La selezione dei vini presenti in carta offre una notevole valorizzazione in primis delle eccellenze nazionali, per approfondire poi il territorio dell’Oltrepò Pavese con le sue cantine e vigneti. Sono inoltre compresi numerosi vini campani in omaggio ai luoghi d’origine dello chef, per sostenerne la filosofia di cucina e il richiamo nei piatti.
Prezzi
Prezzo medio per antipasto+primo+secondo+dolce: € 60
"Passaggio a Nord Ovest" 4 portate | € 50
"Identità" 6 portate | € 65
Prezzi aggiornati al: 29/11/2018
Piatti rappresentativi
Piatti rappresentativi del ristorante
1 - Battuta di Fassona allevata e macellata a Gambolò in sfoglia di birra artigianale, perle di lumaca, crumble di frolla al lodigiano stagionatura 24 mesi e maionese alla senape antica
2 - Frittata di Cipolla di Breme con Uova d'oca, spuma di fegato grasso di Mortara e infuso di croste di Lodigiano grigliate
3 - Pizza fritta con farina di riso, pomodorini vesuviani e basilico
4 - Carnaroli Riserva San Massimo in risotto al petto d'oca di Mortara Stagionato e polvere di friarielli
5 - Guancia di manzo brasata al Buttafuoco dell'Oltrepò, mela annurca e patate
Chef
Lo chef
Lo chef Lo chef Antonio Danise, napoletano classe 1984, un diploma di scuola alberghiera e una lunga esperienza nell’alta cucina, ha lavorato al ristorante Quattro Passi di Nerano (NA) per alcuni anni e in Svizzera a Crans Montana, dove si è specializzato nella pasticceria.
La proprietà
Fu nel 2006 che due imprenditori milanesi, Renato Grassini e Alessandro Fontana, scoprirono la tenuta rimanendone affascinati. Presero quindi la decisione di acquistare e rimettere in sesto Villa Necchi alla Portalupa, tornata all’antico splendore dopo quattro anni tra progettazione e lavori di ristrutturazione.
Ricette
Battuta di Fassona allevata e macellata a Gambolò in sfoglia di birra artigianale, perle di lumaca, crumble di frolla al lodigiano stagionatura 24 mesi e maionese alla senape antica.
Ingredienti per 4 persone
Per il cannolo di birra artigianale:
400 g di “Birra artigianale lunga maturazione”
20 g di Agar Agar
Procedimento:
All’interno di un piccolo pentolino in acciaio portare a bollore la birra insieme all’agar agar, stendere il composto ottenuto su un Silpat. Lasciare raffreddare il composto e tagliare dei rettangoli della misura di 3 centimetri di larghezza per 6 di larghezza e conservare in frigo fino al momento del servizio.
Per la Fassona sgasata alla birra:
250 g di Scamone di Fassona
500 g di Birra
Procedimento:
Con il controfiletto di cinghiale realizzare una battuta al coltello , disporla all’interno di un contenitore in acciaio e coprire con la Birra a disposizione. Effettuare il processo di sgasatura nella macchina sottovuoto per tre volte consecutive. Conservare la Fassona sgasata alla birra in camera refrigerante.
Per la maionese alla senape antica di Digione:
4 tuorli a pasta gialla provenienti da galline allevate a terra
30 g di senape antica di Digione
500 g di olio di semi di girasole
10 g di sale fino
Procedimento:
Lavorare i tuorli con un frullatore a immersione all’interno di un bicchiere, aggiungere la senape antica e successivamente l’olio a filo fino ad emulsionare la preparazione e raggiungere la consistenza desiderata, salare e conservare in frigorifero.
Per la Frolla al Lodigiano stagionatura 24 mesi:
300 g di farina bianca tipo “00”
150 g di burro d’alpeggio
70 g di Lodigiano stagionatura 24 mesi
1 uovo intero
20 g di acqua
5 g di sale fino
Procedimento:
All’interno di una bastardella in acciaio lavorare tutti gli ingredienti al fine di ottenere un impasto liscio e omogeneo, avvolgere all’interno della carta pellicola e lasciare riposare in frigorifero per almeno 15 minuti.
Con l’ausilio di un mattarello stendere l’impasto aiutandosi con la farina, utilizzando un coppa-pasta realizzare dei dischetti da disporre successivamente su una teglia precedentemente rivestita con carta da forno.
Cuocere in forno alla temperatura di 175° per 5 minuti, lasciare raffreddare e realizzare il crumble.
Composizione del piatto:
Disporre all’interno dei rettangoli di birra la Fassona battuta al coltello precedentemente sgasata, avvolgere in maniera tale da ottenere dei cannelloni. Disporre i cannelloni ottenuti all’interno di una teglia, coprire con la carta pellicola e affumicare con il legno di rovere e quercia. Disporre due cannelloni nel piatto di portata, adagiare sui cannelloni il caviale di lumache. Completare la preparazione con la maionese alla senape antica e il crumble di Lodigiano stagionatura 24 mesi.
Carnaroli Autentico Riserva San Massimo in risotto con petto d’oca di Mortara stagionato e polvere di friarielli
Ingredienti per 4 persone
Per il risotto:
280 g di Carnaroli Riserva San Massimo
120 g di petto d’oca di Mortara stagionato
50 g di burro d’alpeggio
70 g di formaggio Lodigiano grattugiato (stagionatura 24 Mesi)
25 g di pinot grigio dell’Oltrepò
10 g di olio evo
20 g di sale fino
1 g di pepe nero
1 l di brodo vegetale
500 g di friarielli
Procedimento:
Pulire i friarielli e lavarli sotto acqua corrente fredda, adagiarli su una teglia su carta assorbente e asciugarli bene. Disporre i Friarielli su una teglia con carta da forno e lasciare asciugare in forno per 5/6 ore alla temperatura di 100°. Successivamente frullarli e setacciarli al fine di ottenere un polvere sottilissima.
Preparazione e composizione del piatto:
Tostare il “Carnaroli Riserva San Massimo” in un tegame in rame con l’olio evo, sfumare con il Pinot grigio, e partire con la cottura aggiungendo il brodo vegetale. Trascorsi 6 minuti di cottura, aggiungere il petto d’oca di Mortara precedentemente privato della pelle, tagliato a julienne e rosolato in una padella antiaderente a fiamma bassissima. Proseguire la cottura con il brodo vegetale. A cottura completata mantecare con il burro e il Formaggio Lodigiano a disposizione, salare e pepare. Impiattare il risotto all’interno di un piatto Piano e ricoprire con la polvere di friarielli precedentemente preparata.
Servizi
Accessibile ai disabili
Animali domestici accettati
Aria condizionata
Degustazione prodotti
Menù o piatti vegetariani
Pagamenti con American Express accettati
Pagamenti con Bancomat accettati
Pagamenti con Cartasì accettati
Pagamenti con Diners Club accettati
Pagamenti con Mastercard accettati
Pagamenti con Visa accettati
Parcheggio privato a pagamento
Prenotazione richiesta
Servizi ai disabili
Tavoli all' aperto
Terrazza
Vendita diretta
Vista panoramica
Wi - fi
Punteggi
Guida Michelin 2019 - Non Segnalato
Guida Espresso 2019 - Non Segnalato
Guida Gambero Rosso 2019 - Non Segnalato
Staff
Lo staff di cucina
In cucina con lo chef Antonio Danise collaborano il sous chef Alfons Gioni e Michela Repossi in qualità di pastry chef.
Lo staff della sala
La gestione della sala e della carta dei vini è affidata a Cristiano Ferrario, maitre e sommelier, coadiuvato dai due operatori Shalimar Alessandrini e Daniele Barolo.
Ambienti circostanti
Sorto intorno al Mille, il Castello di Gambolò fu infeudato da Filippo Maria Visconti a un esponente della potente famiglia pavese dei Beccaria. Estintasi la dinastia, passò nell’ultimo quarto del XV secolo sotto il controllo di Ludovico il Moro, che restaurò il maniero e vi soggiornò con una certa regolaritĂ . Risalgono all’etĂ sforzesca le mura fortificate con le quattro torri cilindriche angolari, tuttora visibili insieme con le tracce delle torri quadrate centrali. Passato nella seconda metĂ del XVI secolo ai Marchesi Litta, fu trasformato in elegante residenza aristocratica. Al Castello si accede percorrendo il Viale secentesco che sfocia di fronte a un portale fortemente rimaneggiato in epoca barocca, nel quale tuttavia si riconoscono ancora le feritoie dei bolzoni dell’antico ponte levatoio.
Visitate la pagina:
Fotografia di Umberto Barcella
Castello sforzesco di Vigevano
Visitate la pagina:
Fotografia di Wikimedia
Museo Leonardo Da Vinci a Vigevano
Visitate la pagina:
Fotografia di Leonardiana
Prodotti e fornitori
Alcuni fornitori
Riso Carnaroli, Rosa Marchetti, Riso integrale, Miele d’ acacia e millefiori:
Dino Massignani (Riserva San Massimo)
Perle di Lumaca e lumache
Davide Merlino (Lumaca Madonita)
Formaggi
Angelo Nudo (Carmasciando)
Caviale siberiano
Vlad Pankin (Volzhenka)
Burro, uova, panna, latte di giornata
Marco Vaghi
Prodotti particolari / stagionali del territorio
Tutto l’anno
Salamin della Duja. Piccoli salami freschi di suino, a pasta cruda conservati fino a 4 mesi sotto grasso, rappresentano il salume per eccellenza nel territorio Lomellino.
Da Gennaio ad Aprile
Uova d’oca. Le oche producono uova solamente nel periodo compreso tra Gennaio e Aprile. Un uovo d’oca corrisponde a 5 uova di gallina, dal colore molto tenue ed a bassissimo contenuto di colesterolo.
Estate
Cipolla di Breme a marchio DE.CO. Prodotta a Breme, piccolo paesino del territorio Lomellino, molto delicata e dolce, è adatta alla realizzazione di confetture.
- Orari:
- Pranzo
- Cena
- Lunedì
- Chiuso
- Chiuso
- Martedì
- Chiuso
- Chiuso
- Mercoledì
- Chiuso
- Chiuso
- Giovedì
- 12.00 - 15.30
- 19.30 - 22.30
- Venerdì
- 12.00 - 15.30
- 19.30 - 22.30
- Sabato
- 12.00 - 15.30
- 19.30 - 22.30
- Domenica
- 12.00 - 15.30
- 19.30 - 22.30
Ferie: Agosto e 15 Giorni a Gennaio
Coperti: 25
Tipologia Cucina: Creativa, Regionale Italiana
Indirizzo: Via Cavalier Vittorio Necchi 2-4 -27025 Gambolò (PV)
Prenota un tavolo: +39 0381 092601
Email: info@villanecchi.it