Trattorie e Osterie

Quando la tradizione è donna: Maria Probst e la Tenda Rossa

di:
Sara Favilla
|
maria probst copertina 970

Alla ri-scoperta di uno dei luoghi di eccellenza della ristorazione italiana coniugata al femminile, all’insegna del rispetto per le radici, la cortesia e l’accoglienza.

La Storia

La Storia de La Tenda Rossa


Erano i primi anni 70 in un paesino della provincia fiorentina, Cerbaia, alle porte del Chianti, in una campagna popolata da vigneti a disegnare un paesaggio unico al mondo. Sull’onda di un’Italia che cresceva e di una giovane età che alimenta le passioni e rende tutto più semplice, la famiglia Salcuni e Santandrea, aprono un ristorante, animati dalla comune passione per la cucina e il buon bere, pur essendo completamente autodidatti.

1
Le origini in parte romagnole, pugliesi e toscane, fanno sì che la Tenda Rossa raggiunga in breve tempo un successo quasi inatteso, forte di una tradizione culinaria contadina, cucinata su grandi spiedi, enormi bracieri e una pizza cotta nel forno a legna (che gradualmente nel tempo scomparirà). Il grande entusiasmo e lo spirito di abnegazione contagia anche la generazione successiva, quella dei figli (soprattutto delle figlie, Natascia, Cristiana e Barbara) che fin da piccoli partecipano dell’attività, in sala e persino come guardarobieri, finché nel 1982 la prima stella Michelin sancisce la bontà di un progetto iniziato con grande naturalezza e portato avanti sempre con tanto amore e serenità.

2 IMG_5240 sala e cucina
2-1
Sì, è la serenità che troverete, e che ancora oggi contraddistingue la bellezza di questo luogo dai modi affabili e dai sorrisi accoglienti di donne che vi e accompagneranno nel loro regno. Quasi un gineceo (la sala parla al femminile e anche in cucina la fanno da padrone Maria, Fernanda, Paola e Maria) in cui regnano incontrastati il rispetto, l’educazione e l’armonia. Quando la Tenda Rossa si aprirà a mo’ di sipario, affondate nelle comode poltrone, guardatevi intorno e apprezzate l’accuratezza dei dettagli d’arredo, delle opere d’arte sparse nella sala, dei raffinati tovagliati e delle stoviglie; dettagli capaci di generare un’atmosfera sospesa in un’epoca senza tempo. E quando, quasi la Danza dei Cavalieri di Prokoviev, dalla cucina inizieranno a uscire i piatti, potrete toccare con mano la soavità e l’eleganza di cui tanti hanno narrato.

3
In cucina la tradizione salda come una quercia a cui danno voce le cuoche Maria e Fernanda, si incontra in un connubio felice con la ricerca di una contemporaneità leggiadra e curiosa, portata avanti dalla giovane cuoca Maria Probst, che suggella il matrimonio tra due generazioni senza contrasto alcuno.

I Piatti

4 _MG_8183 saccottini
I saccottini di fagioli all’uccelletto con ragù di ossobuco e salsa al vino rosso vi racconteranno dell’incontro tra Toscana ed Emilia Romagna, con la consistenza coriacea di una sfoglia tirata a mano, proprio come usavano fare le sfogline la domenica mattina, e la cremosità rustica del fagiolo dei contadini toscani.

5 _MG_8213 polenta di castagne
La zuppetta di castagne con trota affumicata e gambero d’acqua dolce, chicchi di melograno, finocchietto selvatico e mango, è il segno del nuovo che avanza, pur inserendosi in un solco indelebile, grazie alla crema di castagne che riecheggia la polenta di castagne d’antan, ma che stupisce e delizia per il gioco di sapori tra il dolce, l’affumicato, l’acidulo e il fruttato, che si riconcorrono gioiosamente nel palato.

Se i calamaretti con verdure, purea di tartufo e galletti sono piccoli scrigni che fungono da trait d’union tra passato e futuro, è il piatto del Manzo 3D che suggella l’incontro tra tradizione e innovazione. Titolo azzeccatissimo per una tripla declinazione del manzo brasato in cottura diretta e abbinato a una salsa bernese eccelsa, a un pesto di rucola e a una magnifica salsa di cipolle alla curcuma.

7 _MG_8239
7-1 _MG_8235 Manzo tre D
Ma non potrete fare a meno di commuovervi e lasciarvi emozionare dal principe di questo luogo, sovrano incontrastato per oltre 40 anni e per cui ancora oggi vale davvero il viaggio in questa landa toscana. Ebbene sì, il piccione grigliato con cimette di rapa, purè e salsa al vino rosso non ha niente da invidiare alle basse cotture e a tante stelle del firmamento gastronomico contemporaneo.

7-2 _MG_8202 piccione
La sua cottura alla brace lo rende tenero eppure corposo, compatto, succulento, è una carne rosa che in bocca evocherà il sapore di una volta, e vi proietterà in una cucina con un tavolo in formica, un focolare acceso, una cucina economica con una donna intenta a vegliare sulla cottura del piccione al forno, tra mille pentole borbottanti e odorose. Davvero un piatto che vi restituirà alla vita e vi regalerà emozioni nascoste.

8 _MG_8262 Dessert
Il ritorno al futuro lo incontrerete nel dessert, con un sablé al pepe di Sichuan, una bavarese alla lavanda e mascarpone con gelé al mandarino, divertente per i contrasti di consistenze, e sgrassante per i profumi freschi e agrumati.

Siete dunque preparati adesso per affrontare questo intenso viaggio, che tra passato e futuro, si trasformerà in un magnifico presente.

Tutte le fotografie sono Lido Vannucchi

 

 

Indirizzo

Ristorante La Tenda Rossa

Piazza del Monumento, 9/14 - 50020 Cerbaia in Val di Pesa (FI)

Tel. +39 055 826132

Mail: ristorante@latendarossa.it

Il sito web del ristorante La Tenda Rossa

Ultime notizie

mostra tutto

Rispettiamo la tua Privacy.
Utilizziamo cookie per assicurarti un’esperienza accurata ed in linea con le tue preferenze.
Con il tuo consenso, utilizziamo cookie tecnici e di terze parti che ci permettono di poter elaborare alcuni dati, come quali pagine vengono visitate sul nostro sito.
Per scoprire in modo approfondito come utilizziamo questi dati, leggi l’informativa completa.
Cliccando sul pulsante ‘Accetta’ acconsenti all’utilizzo dei cookie, oppure configura le diverse tipologie.

Configura cookies Rifiuta
Accetta