La notizia
Un record stellare è quello di Eric Falkenstein, che lo scorso 26 ottobre ha mangiato in ben 18 ristoranti stellati in un solo giorno. Falkenstein, 34 anni, consulente informatico di New York, non è nuovo al Guinnes World Record: in passato era già stato inserito nel libro dei primati grazie a due imprese legate al ping pong; questa volta, invece, la sua sfida è stata tutta gastronomica.

L’idea è nata durante la pandemia, quando per un periodo si è trasferito fuori città. Falkenstein ci ha messo più di 14 mesi per pianificare l’impresa; l’ostacolo più grande, infatti, è stato riuscire a ottenere il maggior numero di prenotazioni per lo stesso giorno nei ristoranti stellati della Grande Mela.
Inizialmente aveva contattato più di 80 locali, ricevendo risposta solo da 10; sfortunatamente, però, appena 20 giorni prima del tentativo ufficiale 4 di questi hanno perso il riconoscimento Michelin, costringendo il recordman a riiniziare da capo. “La pianificazione è stata più della metà della sfida“, ha raccontato alla CNN. Lo scorso 26 Ottobre, però, grazie a tanta determinazione, più innumerevoli chiamate ed e-mail, finalmente Eric ha conseguito il suo terzo record.

18 ristoranti (4 a due stelle e 14 ad una stella), 11 ore, 5000 calorie e 494$ (escluse tasse e mance) dopo, Falkenstein compariva nel libro dei Guinness World Record come l’uomo che ha visitato il maggior numero di ristoranti stellati in un giorno. La sua maratona (una delle condizioni per conquistare il record, infatti, era raggiungere i ristoranti rigorosamente a piedi o con i mezzi pubblici) è iniziata a Le Pavillon con un’insalata di avocado alla griglia con bacche di farro, cavolo carbonizzato e condimento verde allo yogurt ed è terminata con un chawanmushi di caviale a Noda.


Un piatto in ogni ristorante, il tempo di “gustarlo” e poi correre verso il locale successivo. Certo, i palati più raffinati inorridiranno di fronte a questa impresa, perché si discosta molto dalle modalità e i ritmi slow del fine dining, ma Falkenstein così ha realizzato il suo sogno.
Fonte: foodandwine.com
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Foto di copertina: @Stephen Yang