Chef

Fernando Martìnez: “Volete diventare chef? Pensateci bene, è dura”

di:
Sveva Valeria Castegnaro
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copertina fernando martinez

Storico giurato di Masterchef Spagna, lo chef stellato Pepe Rodriguez non dimentica la ristorazione popolare in cui affonda le radici. “Si può vivere con e senza stella, a prescindere dai ranking. Un ristorante non lo scelgo certo per i punteggi”.

La notizia

Quella di Fernando Martìnez Zabala è una carriera costellata di successi e riconoscimenti. Originario di Uruapan Michoacan e proveniente da una famiglia di chef, Fernando inizia la sua esperienza nel mondo culinario fin dalla giovane età e si forma in ristoranti leggendari per il Messico come Les Moustaches e l’omonimo bistrot.


Vincitore del concorso Messico Cook of the Year nel 2014, responsabile del concept Yuban a Città Del Messico (riconosciuto come una delle migliori proposte culinarie del Paese) e oggi proprietario del ristorante Migrant, Zabala vuole essere sincero e mettere sull’attenti i giovani che si affacciano al suo mestiere. “Questo lavoro ti toglie parecchio, non meno di quanto ti dà”, confida infatti in un’intervista a Expansiòn. “Intraprendere la carriera di chef non è stato facile: si è trattato di un percorso lungo e complicato che oggi sta dando i suoi frutti, ma ho trascorso innumerevoli anni a tritare cipolle. A chi vuole dedicarsi alla cucina, consiglio di non farlo con l’idea di guadagnare prestigio, fama e soldi, perché potrebbero non arrivare mai. Soprattutto se sono l’unico scopo per cui si sta ai fornelli", continua.



Oggi il suo ristorante Migrant, aperto nel 2020, offre ai commensali un viaggio intorno al mondo attraverso il palato. La scommessa non è stata facile, perché il format unisce tecniche e sapori diversi -seppur rimanendo legato al Messico- e combina le diverse correnti gastronomiche con cui lo chef è entrato in contatto nel corso degli anni. “A volte dormo e mi viene in mente una combinazione, poi mi sveglio e comincio a scrivere e sperimentare per rimanere nel flusso continuo di pensieri, in un esercizio introspettivo che prende forma e diventa parte del menu”, conclude.


Fonte: expansion.mx

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Foto: Crediti Migrant

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