Chef

Bomba alla pizzeria di Gino Sorbillo, Napoli reagisce

di:
Luciana Squadrilli
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Un atto gravissimo e chiaramente intimidatorio ai danni della “casa madre” di Sorbillo, ecco tutte le reazioni.

La Notizia

Qualche anno fa, nella primavera del 2012, un incendio dalle cause mai del tutto chiarite aveva danneggiato parte della pizzeria di Gino Sorbillo in via dei Tribunali – la via del centro storico oggi punteggiata di pizzerie e friggitorie, dove la più numerosa e importante dinastia della pizza napoletana, 21 fratelli tutti pizzaioli, aveva casa e bottega da sempre – mandando in fumo anche preziosi ricordi di famiglia. La scorsa notte, di nuovo un atto gravissimo e chiaramente intimidatorio ai danni della “casa madre” di Sorbillo, che ormai ha aperto locali anche in altre zone di Napoli, a Milano e all’estero. Intorno alle due di notte, come mostrerebbero anche le immagini riprese dalle telecamere di sicurezza, un uomo avrebbe piazzato e fatto esplodere un ordigno vicino alla porta del locale, causando un fortissimo boato sentito da tutti gli abitanti della zona e numerosi danni alla struttura, adesso momentaneamente “chiusa per bomba” come ha scritto lo stesso Gino su un cartello con cui si è fatto riprendere della fotografia che ha pubblicato su Facebook e Instagram, mentre vigili del fuoco e carabinieri facevano i primi interventi sul posto. Nessuna vittima, fortunatamente, anche se a quanto pare un dipendente si trovava all’interno della pizzeria al momento dell’esplosione. E di certo tanta paura per tutti.

gino sorbillo bomba
Quella di Sorbillo è una delle pizzerie più famose di Napoli e del mondo, grazie alla lunga tradizione di famiglia la cui storia s’interseca con quella della città e di via dei Tribunali, e purtroppo anche una delle più prese di mira da atti d’intimidazione, anche perché Gino Sorbillo – pizzaiolo e patron, insieme al fratello Toto – da sempre si schiera contro la criminalità organizzata come pure contro la mala politica, le discriminazioni e i soprusi di diverso genere. E contro chi vorrebbe mantenere la città di Napoli sotto il giogo della criminalità e degli stereotipi.


Lui, invece, è di quelli che con il suo lavoro e il suo impegno quotidiano su mille fronti si spende da sempre – a volte anche in maniera provocatoria e cavalcando l’onda dei social media – per far conoscere il meglio della sua città, dalle ottime pizze alla collaborazione con artisti, personaggi pubblici e brand di moda.

Non ho avuto minacce, nessuno mi ha mai avvicinato anche se tutti sanno quali sono le mie posizioni” ha raccontato Gino in un’intervista telefonica su Rai1 con Eleonora Daniele. “Sono anche stato nell’arma dei Carabinieri, con grande orgoglio, e secondo me questo è uno schiaffo alla legalità napoletana, a un simbolo della rinascita di Napoli”. Dopo i primi momenti di scoramento, lo stesso Gino ha diffuso sui social del messaggi di determinazione ribadendo il suo amore e la sua fiducia per la città di Napoli, incoraggiato anche dai tantissimi messaggi di solidarietà da parte di tantissimi concittadini, colleghi, chef e amici di Napoli e non solo. Tutti dalla parte di Gino, e della #pizzalibera.

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