Chef

Luca Collami lascia il ristorane Capo Santa Chiara

di:
Alessandra Meldolesi
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Luca Collami, storico protagonista della ristorazione ligure lascia il ristorante Capo Santa Chiara, locale incantevole affacciato sul mare dove lo chef aveva sperimentato una formula popolare con grandi materie prime.

La Notizia

Luca Collami lascia il ristorane Capo Santa Chiara


È terminata prima del previsto, la permanenza di Luca Collami, storico protagonista della ristorazione ligure, al Capo Santa Chiara, incantevole ristorante affacciato sulla spiaggia di Genova Boccadasse. Location dove aveva sperimentato una formula popolare, nella scia di Andrea Sarri a Imperia, offrendo grande pesce e know-how a prezzi contenuti; al suo posto dovrebbe subentrare un altro cuoco di talento, Matteo Badaracco, già alla Peca e The Cook. “La decisione è stata condivisa con il mio socio. Il locale è fantastico, ma non riuscivo a dimostrare di cosa sono capace, anche perché la formula era cambiata in itinere. A Genova, poi, non fa differenza più di tanto che un ristorante sia bello o meno. Al momento non c’è niente di stabilito: potrebbe piacermi andare via, ad esempio in Lombardia, oppure tornare ai numeri ridotti di un gastronomico puro”.

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Dopo l’addio di Flavio Costa, trasvolato in Piemonte, sarebbe un’altra grave perdita per una regione che pure mostra imprevedibili segni di vitalità, vedi la nuova associazione che riunisce giovani cuochi non stellati come Davide Cannavino, Enrico Marmo, Manuel Marchetta, Emanuele Donalisio e lo stesso Matteo Badaracco, candidati al rilancio a partire dall’evento in agenda a maggio, la cosiddetta “operazione Golf Finger” dedicata al food design “alla mano”.

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Ma l’emorragia non si arresta: Daniele Lunghi, succeduto a Giorgio Servetto alla Locanda dell’asino di Alassio dopo 6 anni di Cassinetta di Lugagnano, si appresta infatti a imboccare anche lui la direttrice nord. Ha appena assunto la direzione della cucina di Palazzo Righini a Fossano, una bellissima struttura che riaprirà il 10 febbraio. “Sarà la mia cucina, ma con 10 persone in brigata. Quindi semplicità e prodotto, quello dei fornitori che ho selezionato negli anni, escludendo la grande e piccola distribuzione organizzata. Alcuni piatti li porterò dal mare, altri dal passato, altri ancora interpreteranno la contemporaneità. C’è ancora molto da definire. Ma seguirò solo il gastronomico, con un altro chef preposto alla banchettistica”.

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