Uno dei più grandi cuochi italiani di pesce e una delle migliori panificatrici italiane insieme per un progetto di ristorazione innovativo che mette insieme tigelle, pizze e piatti di pesce. Un format popolare e giovanile per conquistare Londra.
La Notizia
A New Oxford Street apre Manitoba
Londra, New Oxford Street. Conoscevamo Lionello Cera come grandissimo cuoco di pesce, a detta di molti il migliore in Italia, forse l’unico che abbia saputo costruire su di esso un sistema coerente di tecniche, uscendo dalla classica alternativa fra chi lo serve e chi invece lo cucina. Ci sorprende oggi con il suo nuovo progetto: Manitoba, tigelleria e kitchen bar aperto nel cuore di Londra con Roberta Pezzella, che si occupa degli impasti.
Perché Londra? “Mi hanno coinvolto due ragazzi, Michele e Nicola Buono, storici clienti del ristorante. Coltivavano questo progetto da un paio d’anni e hanno pensato a me per seguire la cucina. L’apertura è in agenda per il 16 agosto, finiti i restauri in corso, e potrebbe essere la prima di una serie, con diversi spin-off in Gran Bretagna. La settimana scorsa abbiamo fatto la prova dei piatti: tigelle classiche e gourmet, pizza al taglio e piatti miei, ma più easy, di pesce e per la prima volta anche di carne, con i dolci, italianissimi, a firma della mia pastry Sara. Mi piacciono molto, per fare qualche esempio, il baccalà con polpo croccante, cipolla in agrodolce e patata, il fritto, le tigelle con il gambero e la salsa guacamole, la carbonara diversa.
Con me ho portato Roberta Pezzella, già collaboratrice di Beck e Bonci, che sull’alta lievitazione è la più brava. È arrivata con il suo secchiello e la sua madre, la stessa che utilizzo a Campagna Lupia. All’inizio ha un po’ faticato a confrontarsi con la tigella, che da romana non conosceva; i ragazzi volevano un prodotto dall’appeal internazionale, così abbiamo fatto tantissime prove prima di trovare la soluzione. Morbida all’interno, croccante fuori per sostenere farciture importanti, viene preparata con macchinari costruiti su misura da un artigiano emiliano.
E la veneziana, integrale o alla crema, è eccezionale. La serviamo a colazione, perché il locale è aperto 7 giorni su 7, dalla mattina a mezzanotte. Il pesce ho provato a importarlo da casa, ma non ha retto il viaggio. Così l’ho dovuto cercare al mercato, tonno, gamberi e un paio di altre cose; mentre per le verdure ci siamo appoggiati a un signore italiano che aveva roba eccezionale. Io tornerò a fine agosto e per i cambi di carta. Con uno scontrino medio compreso fra 20 e 30 pound, è la mia prima esperienza in un format popolare e giovanile, mi ha entusiasmato e mi piacerebbe tanto replicare in Italia”.